Blog di Dante Paolo Ferraris

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Il Dopo: 28 dicembre 2010 - 7 febbraio 2017 ore 18.06

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il dopoSono passati 2292 giorni dall'inizio della pena infinita, forse di più, dove bugie e false storie si sono spesso accumulate. In quel lungo periodo ho dovuto cambiare modo di vivere, pensare, angosce e paure mi hanno accompagnato nelle mie notti buie. Persone che conoscevo da anni cambiavano marciapiedi pur di non incontrarmi e fare almeno un finto saluto.
Impossibilitato ad organizzare la mia vita, ho perso tempo prezioso e occasioni per costruire il mio futuro, i miei viaggi, i miei progetti e tutto è rimasto un mero elenco di desideri. Ma sono stati anche momenti di crescita, ho trovato nuovi amici, ho perso amicizie e ciò vuol dire che lo erano solo per opportunità. Ho scoperto nuovi mondi, ho compreso cosa avevo perso correndo appresso a cortigiani. Ho potuto e saputo mantenere un ideale per il quale ho costruito e impegnato buona parte della mia esistenza. E se invidie, gelosie, malevolenze hanno costruito dubbi e rancori, ho vinto la battaglia con la schiettezza, la caparbietà e l'umiltà di uno che non ha mai ceduto a compromessi.
Ho sconfitto l'indifferenza, ho scoperto che l'amicizia è indissolubile se sincera, ho ritrovato il valore della famiglia. Ho saputo allontanare dal quotidiano le persone negative, migliorando la mia salute. Nessuno può cancellare l'accaduto e non lo voglio dimenticare, come non voglio dimenticare i volti di coloro che ne sono stati gli artefici e complici, compreso a chi ha colto l'occasione ad assurgere a finto difensore.
Quando ebbe termine la tempesta che mi aveva coinvolto, dapprima feci fatica a crederci per diversi giorni ed erano le 18.06 del 7 febbraio 2017 quando arrivò la tanto agognata telefonata. Ancora oggi mi domando come ho fatto ad attraversare ed uscire indenne da quel forte turbinio di venti fatti di pensieri, apprensioni, considerazioni, giudizi che per lungo tempo mi avevano avvolto sia di giorno che nelle notti.
Ed eccomi finalmente a pensare al Dopo, a non rimpiangere nulla e nessuno del passato.
Una tavolata con gli amici più fedeli che hanno voluto con me condividere un momento conviviale per suggellare un rapporto e poter voltare pagina sono il più bel regalo della serenità ritrovata.
Adriano, Paoletta, Stefano da Biella con Veronica, Roberto di Casale, Colum con Paola, Stefano di Piovera, Marco, Flavio, Lele e Gian e mia sorella Emy con mio cognato Roberto. All'appello mancavano altri amici che per motivi di lavoro, famiglia o distanza non potevano essere presenti; impossibile riunire tutti, ma è il pensiero che conta.
Un bell'insieme di molti commensali per riaffermare l'amicizia, per ricordare bei momenti, per preparare il Dopo.
Un Dopo che ho atteso a lungo per aspettare una sentenza che chiude un capitolo di vita e apre un domani più sicuro, una seconda rinascita, un nuovo libro tutto da scrivere.
Di certo oggi sono cosciente che uscito dalla tempesta di vento non sono più lo stesso che era entrato, ma sicuramente sono più forte di prima.