Messaggio

Luci ed ombre a Torino (VI parte)

Sabato 02 Febbraio 2013 09:26
Stampa
Lucius MalfoyMentre camminiamo sul marciapiede lasciamo il portone del diavolo costeggiando l'intero palazzo, le nostre voci sono soffocate soltanto dallo sferragliare allegro dei tram in transito, intenti ogni tanto ad evitare, scartandoli come in una partita di rugby, gli altri avventori di strada che con passo veloce e sguardo disattento vogliono andare chissà dove.
Il palazzo oltre la vicenda della ballerina raccoglie anche la raccapricciante cronaca che narra la misteriosa scomparsa di un ufficiale durante l'occupazione francese, anno di grazia 1817. Il Maggiore Melchiorre Du Perril, avrebbe dovuto consegnare dei documenti top secret ma non riuscì MAI ad uscire dal palazzo; venti anni dopo durante alcuni lavori di restauro venne scoperta un'intercapedine contente lo scheletro dell'ufficiale sepolto in piedi con la testa spaccata. la supposizione che si trattasse del Maggiore Melchiorre Du Perril è avvalorata dai pochi brandelli di stoffa di quell'uniforme, rimasti attaccate alle povere ossa.
Ma la sua nomea è forse dovuta anche al numero civico del portone (numero 15), un numero che detto così non dice nulla e passa tranquillamente inosservato, se non fosse che all'interno del palazzo era posta La Reale Fabbrica di Carte e dei Tarocchi, e combinazione il n° 15 è la carta che rappresenta proprio il Diavolo.
Raggiungiamo uno dei locali da me preferiti, che si trova all'angolo di via Buozzi. Nell'accomodarci guardo profondamente negli occhi azzurri di Lucius e vedo tutto il suo disagio nell'incontro, con la paura di toccare argomenti "scomodi" e cerca di ovviare, chiedendomi di persone conosciute da entrambi e comunque non legati alla nostri comuni trascorsi nonché sue attuali frequentazioni.
Eppure è sempre stato un grande affabulatore, un trascinatore di persone ai suoi ideali di Mangiamorte. Da sempre è un seguace di chiunque detiene il potere come di Lord Voldemort, ma sempre pronto all'abbandono per la paura di perdere i privilegi acquisiti. Lucius Malfoy mi ha sempre dichiarato "amicizia" fintanto essere stato stregato dal Voldemort di turno e per questo pronto ad abbandonare le vecchie conoscenze per quelle più oscure e forti. Abilissimo politico era riuscito in poco tempo a garantirsi un posto ai vertici del Ministero della Magia conquistando ruoli sempre di prestigio ma di poca responsabilità personale.
In questo modo è riuscito sempre a scampare nelle varie vicissitudini della vita, anche grazie ai cospicui interessamenti di altri Mangiamorte. Fedele all'ideale di purezza di sangue dei Mangiamorte dei Mezzosangue ha sempre avuto per loro un occhio di riguardo, anzi proprio grazie alle sue doti magiche di trascinatore, forse le stesso demone che per i mesopotamici era "Colui che ammala le anime". Ciò mi porta ad immaginarlo partecipare alle riunioni massoniche che si dice a meta del XIX secolo, avevano come luogo di ritrovo proprio i sotterranei di Palazzo Trucchi di Levaldigi; proni in omaggio davanti alla statuetta di Pazuzu, utilizzata dai movimenti esoterici e massonici tra cui l'inglese Golden Dawn. Attualmente divinità ancora famosa essendo richiamata nei brani musicali moderni del genere black metal come gli Oranssi Pazuzu.
Una statuetta raffigurante un demone mesopotamico Pazuzu e una medaglia con San Giuseppe vengono ritrovate da un archeologo, un anziano sacerdote Padre Merrin, durante uno scavo nell'Iraq del Nord. È il demone che è stato prescelto per l'intera saga di uno dei film horror più terrificanti di tutti i tempi (1973), tratto dall'omonimo romanzo "l'Esorcista" lo strano episodio però non è frutto di sola fantasia ma anzi proprio nel 1840 nell'antica Assiria oggi Kurdistan Iracheno, nelle antiche tombe reali di Kalkhu, oggi Nimrud furono davvero ritrovate statuette raffiguranti la divinità mesopotamica del male cioè Pazuzu o Pauzuzu, datate VIII secolo a.c.
La più antica scrittura che parla di questo demone del male è del 670 a.c, descrive Pazuzu come il capo dei demoni che per i mesopotamici erano forze naturali ostili più che creature degli inferi. I demoni erano sostanzialmente entità incontrollate che provocavano il caos.
Pazuzu è spesso rappresentato con la testa grossa e deforme a forma di leone o cane (sciacallo), con corpo di un uomo e in contemporanea rettiloide, ricoperto di piume e scaglie, con artigli taglienti alle mani e ai piedi, i genitali decomposti ma bene in evidenza, quattro ali e coda di scorpione in grado d'inoculare veleni e malattie pestifere. Ha generalmente un braccio rivolto verso il basso e l'altro ad indicare il cielo, a testimoniare la sua presenza in entrambi i luoghi.
Nel pantheon mesopotamico, i demoni erano considerati spiriti inferiori, che vivevano dove cielo e terra si toccano, cioè ai confini del mondo. Pazuzu è il più forte e insidioso tra tutti i demoni e si manifesta sotto forma di vento (alito) distruttivo, risulta essere in grado di dominare su tutti gli altri demoni, ed è chiamato anche "colui che reca la pestilenza".
Non ho trovato molto tra le mie enciclopedie di questo Demone se non che ha la caratteristica, come Eric Marple scrive nel suo libro, "The Domain of Devils", di potere spargere malattie pestilenziali con il suo solo alito e che rappresenta la morte. In maniera significativa, William Woods afferma e scrive all'interno del suo libro "in Mesopotamia, il demone cornuto, Pazuzu, cavalcava i venti portando la cattiva aria" … "enfatizzando il suo ruolo distruttivo di Signore delle febbri e della peste".
Divinità del male, è citata anche nel vecchio testamento, dove il demone viene descritto come una bestia nera e pelosa; un predatore dei deserti. L'idea del diavolo dei venti è molto simile alle caratteristiche del Dio egiziano Seth, il distruttore, la più antica delle divinità, rappresentato come uno strano animale-cane, non dissimile dallo sciacallo, predatore dei deserti.
Pazuzu mi pare raffigurare molto bene Lucius, con il suo alito (vento) riesce sempre a essere elemento catalizzatore di molti Mangiamorte e Mezzosangue, anche se rivali tra loro, mantenendo un comportamento affabile con tutti, ma meschino e opportunista.
Strenuo difensore dei Mangiamorte, i seguaci di Lord Voldemort compiono per lui il lavoro sporco (il Signore Oscuro si scomoda personalmente solo per personaggi più importanti). Ha sempre combattuto, ovviamente di nascosto, come tutti i Mezzosangue per essere il preferito del Lord Voldemort di turno, anche se nella mia Hogwarts a gareggiare per questo ambiguo primato sono in molti.
Nella Hogwarts di J. K. Rowling i seguaci di Voldemort hanno un marchio nero, tatuato sull'avambraccio sinistro. Questo marchio (raffigurato come un teschio con un serpente che gli esce dalla bocca) viene utilizzato come segnale da Voldemort per richiamare i Mangiamorte. Voldemort vi accede telepaticamente facendo brillare il marchio di rosso scarlatto e procurando un intenso fastidio al portatore del segno. In questa Hogwarts torinese si utilizzano mezzi meno magici ma altrettanto efficaci e dall'apparenza meno infimi, come i socialnetwok e le lobby che nascono da tribù che si ritrovano in locali di divertimento della domenica sera.
Sorseggiamo con tranquillità due long drink; Lucius è grande conoscitore e utilizzatore di prodotti alcolici, soprattutto quando è di casa in noti locali torinesi frequentati da molti Mezzosangue e Mangiamorte ma anche da qualche Babbano. Frequentai occasionalmente anche io uno di questi posti quando era più Babbano.
Insieme costruimmo alleanze, importanti e coinvolgenti percorsi di crescita nell'organizzazione che insieme frequentavamo, mai e poi mai avrei sospettato dell'appartenenza di Lucius ai Mangiamorte e ai Mezzosangue; un comportamento mistificatore che mi fu svelato solo successivamente e con mio grande dolore, ma che dimostro la mia stoltezza e troppa fiducia rimessa su persone troppo diverse dal sottoscritto.
Con l'ultimo piano di Lord Voldemort, Lucius Malfoy ebbe un ruolo determinante e quando cominciò a divenire operativo nella Hogwarts torinese, i Mangiamorte e i Mezzosangue si adoperarono affinché un Basilisco controllato da Voldemort, pietrificasse i Babbani per poi distruggerli, come accadde al sottoscritto.
Lucius Malfoy è chiuso nelle sue convinzioni sulla purezza di sangue dei Mangiamorte e dei Mezzosangue, sempre pronto con l'utilizzo della ipocrisia a distruggere qualunque Mezzosangue o Babbano che s'interponga sulla sua strada, sopratutto se non aderente alle lobby della domenica sera.
La vita di Lucius è un'avventura in uno spazio fisico oppure metafisico (a seconda dello stato d'animo). Chi lo conosce o ne è atterrito dal buio eterno e ti trovi disarmato nell'analisi delle paure primordiali che ti attanagliano quando vieni posto di fronte a fenomeni tanto trascendentali da risultare privi di spiegazione o ne sei affascinato e diventi parte del suo seguito.
Il tutto è caratterizzato dall'ambiguità che lo contraddistingue e che risponde alla necessità di mascherare ad oltranza un'impotenza identitaria o di altro tipo, attraverso una pratica imitativo-mimetica, unilateralmente, confidenziale, che lo fa apparire amico e confidente, ma al fondo di questa strategia, a mio parere, si colloca la presenza di un affetto tantrico.



Fine VI parte.