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... e la donna diventa predatrice

Lunedì 11 Maggio 2015 10:55
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milfÈ proprio vero che nelle cittadine di provincia si è sempre ultimi a sapere le cose, scopro da un giovane conoscente che studia a Milano questa nuova moda che sta facendo parlare tutta la "Milano bene". Mentre mi racconta con dovizia di particolari l'ultimo suo "incontro/abboccamento", mi sovviene la novella di Giovanni Verga "Al villaggio la chiamavano "la lupa" perché non era sazia giammai - di nulla". Entro così nel mondo delle MILF, un acronimo che sta per Mother I'd Like to Fuck, tradotto in italiano: "una mamma che mi farei".
Curioso, come sempre, seguo le indicazioni di Angelo e vado a fare qualche giro a Milano per conoscere queste seguaci del famoso video musicale dei Fountains of Wayne: Stacy's Mom. Ma oltre a vedere da vicino le Milf milanesi, tanto ormai io sono veramente fuori quota e non corro il pericolo di abbordaggio, ero sopratutto curioso di sapere chi fossero queste donne che fanno impazzire i giovani. Angelo mi spiega che i luoghi migliori per l'incontro e conoscenza sono le palestre, oppure l'uscita delle scuole superiori o delle università nonché in alcuni locali pubblici diurni.
Mi reco sui navigli un venerdì pomeriggio, entro in uno dei locali suggeritimi da Angelo, ordino una birra ed un toast e mi accomodo in un angolo appartato, dove sul tavolo c'è anche un giornale che faccio finta di leggere. La posizione è strategica, il locale pullula di giovani liceali e studenti universitari, poche le ragazze e comunque già accoppiate. I ragazzi ridono, scherzano, parlano di calcio, degli esami e ogni tanto spunta qualche nome femminile.
Vicino al mio tavolino si siedono due ragazzi, poco più che ventenni, che discutono del derby di calcio, della domenica passata al mare con gli amici. Sono entrambi alti, slanciati, visi puliti, privi di quelle barbe lunghe e baffi che vanno tanto di moda ora, occhi castani l'uno e di azzurro ghiaccio l'altro, capelli ricci e castani l'uno, biondi con taglio disordinato l'altro, qualche braccialetto e collanina semplice e nessun anello. Vestono attillato, jeans a tubo, scarpe Tiger entrambi, uno ha una felpa azzurra con cappuccio e una T-shirt chiara con vistosi disegni che non riesco a leggere, l'altro ha una camicia bianca aderente e quasi trasparente che lascia immaginare un giovane corpo tornito da ore di sport o palestra, con un gilet azzurro aderentissimo. I nomi non me li ricordo, ammesso che tra di loro si siano chiamati per nome. Ad un certo punto uno dice all'altro, "vedrai che verrà, era troppo interessata a te", quasi tranquillizzandolo e continua affermando che costei sicuramente non verrà sola ma con l'amica.
Poco a poco entrano nel locale, ordinando un caffè al banco, alcune donne over quaranta che potrei definire "matrone". In quel momento gli occhi dei due ragazzi si posano addosso a due avvenenti donne. Avanzano lentamente con grazia in mezzo alla folla di giovani che si spintonano davanti al bancone per un anticipato happy hour, camminano lentamente, misurando ogni passo, come se fossero su una passerella di alta moda e come se avessero necessità di essere ammirate.
Una delle due ha lunghe ciocche di capelli scuri come la notte che scivolano sulla schiena, cosicché muovendo la testa da destra a sinistra creano un onda nera e lucida. La sua carnagione diafana e i suoi occhi nero profondo fanno di lei una bambola, vestita in una stretta giacchina blu come l'oceano con riflessi di nastri rossi come il fuoco, una gonna a matita portata al ginocchio e una camicetta di voile color panna che mette in evidenza un ricco seno. Non altissima, ma il fascino che emana la fa apparire una dea. L'altra, con l'eleganza di una principessa e il suo candido sorriso fa involontariamente levare anche il mio sguardo. Il volto sembra illuminato di una luce misteriosa, è abbastanza alta e magra con i capelli rossi e corti, occhi verdi e furbi con due labbra carnose. Un modo di vestire molto casual e giovanile, jeans a tubo e una camicia color pastello chiaro, attillata tanto da far trasparire un prosperoso seno. Un look che fa risaltare una carnagione abbronzata. Queste due bellissime donne,con sguardi radiosi si fanno strada verso i due ragazzi, forse le più belle che io avessi mai visto.
I visi hanno un trucco leggero, molto sbarazzino, quasi acqua e sapone, pochi monili e tutti molto di tendenza giovanile, il loro travestimento da ragazzine poteva dirsi riuscito se non fosse per la risolutezza del carattere, il camminare ancheggiando e i lineamenti di una madre e moglie affermata.
Donne che si godono l'età dell'oro, quello delle quarantenni, donne mature che portano con sé un carico di esperienze di vita che certamente questi giovani ragazzotti non ritrovano nelle loro coetanee.
Si avvicinano al tavolo, solo un profondo e intenso sguardo complice tra i due ragazzi e le due avvenenti donne, carpisco un solo soffuso "ciao" che le due donne rivolgono ai ragazzi, che si alzano e rivolti alle due esponenti del gentil sesso, abbassano il capo in segno di saluto; all'unisono dicono che le aspettano fuori dal locale. Le due donne pagano il conto delle consumazioni anche dei ragazzi ed escono dal locale senza bere il loro caffè.
Ovviamente sono donne alla ricerca di emozioni forti che vogliono rimettersi in gioco dimostrando a se stesse e agli altri di essere ancora in grado di sedurre e provocare forti emozioni nel popolo maschile, sopratutto giovanile. Donne che difficilmente si faranno abbindolare dal classico fusto palestrato tutto muscoli e apparenza. L'idea che mi sono fatto delle due donne è che non cercassero una scappatella scaccia-pensieri qualunque, ma che con classe ed intelligenza (che sono le armi migliori delle donne mature hanno per conquistare o meglio catturare quello che vogliono e non perdere tempo con persone banali) cercano ciò che solo un giovane può offrire con la sua inesperienza ed ingenuità.
A guardare la prossemica e la mimica degli sguardi di queste gentil-signore over 40, quasi mie coetanee, ho quasi l'idea che a Milano se hai un "pelo stagionato" non batti chiodo e questi ragazzotti della "Milano bene" pare che abbiano un'unica passione: le Milf.
Io, che non avevo mai visto il film American pie ho dovuto andarmelo a cercare e vedere. È un film commedia del 1999 diretto da Paul Weitz e Chris Weitz e scritto da Adam Herz, un film che ha battezzato la categoria. La trama del film che fece notevole successo, racconta di Jennifer Coolidge ossia Janine madre di Steve Stifler che a detta di tutti è estremamente attraente. Gli scolari della scuola in particolare John e Justin - vedendone una foto appesa alle pareti la qualificano immediatamente come M.I.L.F., ovvero mamma che io mi farei (una traduzione dell'americano MILF, ovvero mother I'd like to fuck). Janine è ricordata per il fatto che ha portato Paul Finch a letto una volta. Paul è all'ultimo anno di liceo e compagno di scuola del figlio: tra tutti i ragazzi è il più "snob" del gruppo, ritenendosi anche il più maturo dei suoi amici.
Questo film e la sua trama mi ricordano un po' il film Il laureato (The Graduate), un film del 1967 diretto da Mike Nichols, basato sul romanzo omonimo di Charles Webb.
In questo film il giovane Benjamin Braddock, appartenente ad una famiglia benestante, torna nella sua casa a Pasadena dopo aver concluso il college; per festeggiare il suo rientro e la sua laurea viene organizzata una festa con tutti gli amici dei suoi famigliari. Tra gli amici di famiglia c'è la signora Robinson, moglie del socio di suo padre, che con la scusa di farsi riaccompagnare riesce a portarlo a casa sua e qui, dopo essersi spogliata di fronte a Benjamin, con grande imbarazzo del giovane, gli dice chiaramente che per lui sarà sempre disponibile e qui inizia una intrigata storia.
Eppure queste due avvenenti Signore posso solo credere che siano stanche dei loro ammosciati consorti e non che siano delle ultra quarantenni realmente infoiate. A leggere la baldanza della loro andatura, quasi trasformata in una dichiarazione di guerra alla conquista di particolari sensazioni ed esperienze con qualche tenero e giovane virgulto esordiente chiamato a dimostrare le doti di "maschitudine", mi fanno ricordare che una volta ai miei tempi, queste Signore le chiamavamo "pantere".
Queste mamme sono certamente professioniste dell'accompagno del figlio a scuola ed angeli del focolare; le immagino dolci ed amorose nel preparare la colazione al marito e ai pargoli, ma anche risolute nel camminare tenendo in una mano lo zainetto del figlio e nell'altro il proprio bimbo. Sicuramente sono determinate manager aziendali, lavoratrici autonome o comunque donne in carriera.
Ad ascoltare i commenti dei giovani avventori del bar, direi che conquistare una Milf, o meglio farsi conquistare, non sia uno status symbol ma è una vera e propria filosofia di vita.
Ma per essere una vera Milf non basta solo essere avanti con gli anni, essere sposata e madre, ma devi rispondere a precisi canoni estetici e sessuali ossia: curare molto il proprio aspetto fisico, essere innamorate del marito, pagare sempre le cene. La Milf sa cosa vuole, non servono molti giri di parole; è disincantata verso le storie serie e che di sicuro non vuole intraprenderne con un aiutante giovane, anche se piacente; non cerca nulla di diverso, le basta che sia giovane e non immaturo. La Milf deve possedere almeno una quarta di reggiseno, culo alla Belen Rodriguez o Jennifer Lopez, un solido conto in banca e disponibilità a fare continue regalie; oltreché soprattutto una spiccata propensione all'accoppiamento.
Ma nel mercato libero della conquista del maschio la concorrenza si gioca anche a colpi di frizzanti ormoni d'annata e con floridezza delle carni. Infatti anche i giovani maschietti hanno le loro preferenze e non tutte le giunoniche Milf mettono in moto gli ormoni maschili, non tutte le matrone genitrici che brandiscono il loro corpo come un arma dell'avvenenza possono stimolare virili turbamenti in tutti i maschietti.
Di certo dalla parte loro hanno delle consapevolezze, cioè: non rischi di spezzarle il cuore, loro l'hanno già fatto al marito; se hanno passato l'età fertile il peggio è andato; si può facilmente estorcergli una regalia appagando così desideri che con la misera paghetta da studente non ci si può permettere. Se le coetanee di questi ragazzini considererebbero immaturi alcuni loro atteggiamenti come fare piccoli scherzi, giocare a calcio con dei giornali appallottolati e via dicendo, alla Milf sembreranno sbarazzini ed adorabili.
Inoltre dalla loro i giovani ragazzi hanno la consapevolezza che la Lei potrebbe essere una potenziale amica della mamma, poiché probabilmente erano a scuola insieme e pertanto potrebbero venire a conoscenza di piccoli segreti materni oltreché essere beneficiari di una lunga e navigata esperienza sessuale che non potrà mai essere mai tradita.
Di certo al giovane maschio il look femminile si rivela di grande impatto sull'istinto sopratutto quando è accompagnato da scollature vertiginose e magliette aderenti che disegnano i capezzoli, favorendo così quel primordiale ricordo del seno materno che sa tanto del complesso di Edipo.
Tornando ad Angelo, il mio conoscente, mi dice che lui fu "abbordato" in palestra, ritenuto uno dei posti migliori dove andare a caccia e dove le prede sono sia i farfalloni e tonici ragazzi, che si presentano alla Diana cacciatrice come giovani, colti, puliti e imbarazzati, che i giovani più "navigati" ed amanti del "pelo d'annata" e dall'ormone costantemente rampante che possono facilmente farsi preda o predare in un pullulare di disinibite signore dalle tette al silicone intente a ricostruirsi la propria linea slanciata dopo magari una maternità.
Gli esemplari di questa nuova forma di rapaci "Cougar", che tra l'altro sono sempre esistite, che sobillano le fantasie maschili più nascoste dei canditi sbarbatelli e che ne sovvertono il virile sistema sensoriale tanto da farti sentire le farfalle nello stomaco come un'adolescente a quanto mi riferisce il mio conoscente, hanno trovato nella capitale dello shopping italiano e della multietnica e multiculturale Milano un areale di caccia e una metodologia di "cattura" unica in Italia.
Certamente il carico e l'ondata di endorfine che ti prospettano queste "pantere" potrebbero far cadere l'equilibrio sensoriale non solo ad un giovane, bello e sorridente ragazzo, ma anche ad un più maturo uomo.
Queste Pantere, Cougar o Milf certamente frequentano sia la palestra che il chirurgo plastico per competere con le ragazzine e per piacere al marito e non solo, ciò le rende ancor più intriganti ed interessanti.
Lasciando il locale posto nella zona navigli di Milano e tornando nella mia città di provincia immagino come i due ragazzi possano rapidamente diventare l'esempio di un autentico stallone di razza per i propri amici, ma anche strumento di soddisfazione sessuale per le Milf. Sicuramente anche nella mia cittadina di provincia vi sono donne che fanno impazzire i giovani e vi saranno certamente anche delle signore che guardano con occhio attento e malizioso la gioventù che cresce, ma d'altra parte, la città è piccola, la gente fa finta di scandalizzarsi facilmente e spettegola con prontezza.
E se le donne difficilmente "chiaccherano" delle loro piccanti avventure, gli uomini non eccedono in discrezione e i ragazzi ancora meno, proprio per potersene vantare con gli amici. Tutto ciò rende ancora più misterioso ed affascinante ciò che è nascosto all'ombra del campanile cittadino.

PS: ci si dà appuntamento ogni santo venerdì in un locale che si chiama ## ######. Al venerdì infatti qui c'è il milf party ed è il più gettonato della città di Milano.