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Merman

Domenica 11 Giugno 2017 11:58
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MermanHairOggi sono in compagnia di Marco ed Erika in uno di quei nuovi locali che vanno tanto di moda a Torino. L'ambiente richiama un format moderno e allegro ma il menù è tradizionale: oltre agli hamburger di carne piemontese, il locale serve anche robiole al forno, carne cruda battuta al coltello, acciughe in salsa verde e rossa, dolci tipici come bônet e panna cotta, vini piemontesi e altre bevande prodotte in Piemonte. Anche i nomi dei piatti sono in dialetto piemontese, dal più semplice degli hamburger, solo con insalata e pomodoro è Chiel, cioè "lui", poi c'è il Gaute Mac Da Suta, "levati da sotto" con cipolla, o il Sensa Cognisun, con bagna caôda.
Osservo una coppia di ragazzi che si siedono al nostro fianco mentre mi gusto il mio panino e sorseggio un buon bicchiere di vino nero. Apparentemente nulla di strano, tranne che lui ha i capelli e la barba, con i colori che ricordano le sfumature del mare: dal verde acqua al blu.
Appena abituato agli hipster, conosciuti per avere barbe lunghissime e folte, devo ricominciare ad adeguarmi ad una nuova moda appena arrivata. Si fanno chiamare "tritoni"o "sirenetti" e sono quegli uomini che tingono barba e capelli con colori forti e fluo. Questa nuova tendenza maschile come sempre arriva dai paesi anglosassoni e sono chiamati «mermen». L'effetto è decisamente sopra le righe, importante è portare i colori del mare, dal verde acqua allo smeraldo, dal blu all'azzurro più brillante, fino al violetto, ma anche con sfumature arancioni, gialline o rosa.
Ovviamente è necessario avere una chioma e una barba fluente, poi i colori possono essere anche fluorescenti.
Se fino ad ora solo le donne avevano avuto il monopolio di parrucchieri e tinture, oggi anche gli uomini sono in concorrenza con il sesso femminile. Con le barbe da tritone non si potrà passare inosservati. Sicuramente riescono ad esprimere la loro interiorità, anche se probabilmente il loro aspetto "non convenzionale" non li fa prendere molto sul serio, proprio per un look così alternativo.
Da bambino ero attratto da un personaggio televisivo, che si chiamava Mirko, protagonista insieme a Licia di una serie televisiva e di cartoni animati, tratto da un mango giapponese degli anni ottanta. Interpretato nel telefilm dal napoletano Pasquale Finicelli, con un colorato ciuffo rosso posto sulla fronte su lunghi capelli biondi. Con lui, mi sovvengono le innocue canzoni di Cristina D'Avena, delle colonna sonora del telefilm "Kiss Me Licia" e della band, i Bee Hive. Da ragazzino anche io avrei voluto avere i capelli lunghi e biondi con quel ciuffo rosso vermiglio. Forse anch'io non volevo passare inosservato. Ma oggi sono quasi divertito nel vedere questi ragazzi che con noncuranza, s'aggirano per la città con i loro capelli e barba azzurri, fucsia, viola o giallo accesso.
Instagram e tutti i social sono letteralmente invasi da selfie e con l'hashtag #MermanHair è facile vedere quanto ormai sia diffusa questa mania. Torno a mordere il mio hamburger fatto di carne piemontese e a sorseggiare il mio barbera, pensando con un po' d'invidia che non solo non ho più l'età per girare con barbe e capelli azzurri o con il ciuffo rosso di Mirko, ma ho sempre meno capelli.