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La forza dei gemellaggi

Sabato 11 Agosto 2018 07:31
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gemellaggioSono stato alcuni giorni a Karlovac, una città gemellata con Alessandria da oltre 55 anni . Giovedì e venerdì scorso si sono svolti i festeggiamenti per il 439 genetliaco della città. Sono tornato fiero di essere cittadino di Alessandria, almeno in questa occasione, perché dopo tanti anni anche alcuni amministratori locali di Alessandria hanno presenziato, rinsaldando dei rapporti che si stavano affievolendo e che soltanto con la costanza e le amicizie personali rimanevano in essere. Tante sono le cose in comune tra le due città e tante potrebbero essere le iniziative che potrebbero rinascere, sia dal punto di vista sportivo che culturale ma soprattutto economico, sociale e turistico.
Gli alessandrini sono ancora ricordati per quanto fecero a favore della loro comunità durante il periodo della guerra ed ancora ringraziano. Le testimonianze di stima e riconoscenza si sentono vivi e sinceri. Occorre talvolta guardare oltre il Tanaro per comprendere quali sono i valori dell'amicizia. Ora spero solo che questo accada anche tra la Provincia di Alessandria e la Zupanja di Karlovac, anch'esse strinsero un rapporto di amicizia, sottoscritto allora da Fabrizio Palenzona e portato avanti per qualche anno da Ennio Negri, poi l'oblio. Oggi sono convinto che il Presidente Baldi Gianfranco saprà rinsaldare i rapporti e che anche l'economia provinciale potrà trovare nuovi stimoli turistici ed economici. Lo ha fortemente dimostrato la volontà dello Zupano (presidente) di Karlovac e il Sindaco di Ozaly. Quest'ultima splendida cittadina industriale ma con un Borgo e castello arroccato e dove le vigne la fanno da padroni. Ahimè anche un altro gemellaggio fu firmato, questa volta dal sottoscritto, ma il disinteresse o meglio i diversi interessi lo hanno sopito da anni. In questo caso solo l'amico Stefano Falco di Biella e pochi che stanno facendo di tutto per mantenere vivi i rapporti. Spero che le nuove generazioni politiche, economiche e sociali sappiano tenere stretti dei rapporti d'amicizia profonda, nati ancora quando i confini erano ben chiusi o la guerra imperversava. Io posso solo andare trovare veri amici come Edita Gojak , Branka Hastor, Anita Vuletić ecc... e stare con loro davanti ad una Pivo . Con loro e con una nuova conoscenza Maja Cvjeticanin vogliamo ora realizzare in centro culturale italiano. Inizia così una nuova sfida che già mi appassiona.