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Un frutto che matura lentamente

Domenica 11 Settembre 2011 20:30
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amiciziaSono sempre stato un appassionato cultore di cartoni animati perché rilassano, divertono, non ti impegnano mentalmente, ti fanno staccare la spina per qualche minuto e finiscono sempre bene.
Un bel disegno, una trama leggera, un personaggio simpatico sono sempre un ottima pastiglia per l'acidità che accumuliamo tutti i giorni.
La cosa bella è che comunque hanno quasi sempre una morale e l'altro giorno guardando uno dei classici cartoni animati di Walt Disney la morale finale era sull'amicizia...
Mi sono guardato intorno e ho ritrovato quasi subito una rivista in cui era citata una frase di E. Hemingway: "preferisco un nemico sincero a gran parte degli amici che ho conosciuto".
Una frase importante, totalmente in antitesi sulla morale appena vista in TV, ma che hanno in comune l'idea che esiste comunque la vera Amicizia, proprio con A maiuscola.
Su questa frase del celebre scrittore ho riflettuto molto e molte conferme le ho trovate su altri importanti testi di Schopenhauer, Oscar Wilde, William Blake, ma anche, tornando indietro di molti secoli, tra gli scritti di Aristotele ed Epicureo. Tante anche le canzoni che parlano di amicizia e tradimenti, anche i detti popolari italiani ne parlano con positività ed altri ti mettono in guardia sulle scelte.
Anche alcuni socialnetwork utilizzano il lemma "amico" per indicare conoscenti o persone che potresti conoscere, tutto ciò in assoluta leggerezza e a dispetto del vero valore e del significato della parola "amico".
I sociologi dicono che gli amici "veri" possono essere tre o quattro ad individuo. Come non credergli!
Tutti i giorni stringiamo nuove conoscenze che definiamo impropriamente amicizie, scriveva saggiamente Aristotele: "Platone è mio amico, ma la verità è ancora più mia amica", ciò la spiega lunga sul valore del termine. Anche la saggezza popolare afferma che "l'amico per calcolo non vale una schizzata di uccello".
Io comunque credo ancora nel termine Amico. L'età e le esperienze negative vissute, benché mi abbiano temprato e talvolta fatto molto male, mi vedono ancora un pensatore positivo.
Lo stesso Aristotele scrive "Senza amici nessuno sceglierebbe di vivere, anche se avesse tutti gli altri beni". L'importante è saper distinguere l'amicizia dalla mera conoscenza o peggio dalla conoscenza interessata: "la cattiva sorte ci mostra chi sono i veri amici" aggiungeva.
Il positivismo dei cartoni animati non solo fa bene ai bambini ma aiuta anche i più grandi a guardare avanti e a valutare chi ci sta intorno insegnando ad entrambi che l'amicizia, quella vera, è fatta di condivisione e aiuto reciproco, il resto è opportunismo e ipocrisia. Questi sono valori negativi assolutamente di moda per chi ha tanti amici. Schopenhauer scriveva ancora quando non c'era facebook: "Chi è amico di tutti non è amico di nessuno".
Io mi sento ricco per i pochi amici che ho, non rimpiango l'amicizia data e non contraccambiata o tradita in passato perché erano mie scelte e sono semplicemente orgoglioso di non aver rimpianti e di poter contare su tante conoscenze simpatiche.