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La mediocrità attraverso i giornali

Mercoledì 14 Settembre 2011 20:12
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mediocritàLa lettura dei quotidiani di oggi mi lascia molto amaro in bocca, sfogliando pagine stracolme di racconti sulla perversione della politica italiana, su manovre finanziarie per il risanamento del debito pubblico che non prevedono riduzione alle spese militari, né attività e azioni di recupero sulle ricchezze illecitamente sottratte al fisco, né sull'abrogazione dei privilegi al Vaticano e nemmeno sul taglio agli sprechi e sui costi della politica. Inoltre non considera gli aumenti di canone alle concessioni pubbliche che fruttano a privati milioni di euro e non contempla indagini sui grandi patrimoni. Le varie manovre finanziarie emergenziali susseguitesi tra agosto e settembre hanno voluto incidere davvero poco su sprechi e sui grandi capitali.. E si potrebbe continuare ma invece sono lacrime e sangue per chi onestamente le tasse le paga all'origine perché detratte dalle buste paghe, purtroppo sempre più misere grazie al blocco di tre anni degli adeguamenti salariali dei pubblici dipendenti oltre all'allungamento dell'età pensionabile per determinate categorie di lavoratori. Aggiungiamo pure l'aumento dell'IVA e dell'IPT che benché sia vero che colpisce tutti gli italiani è altresì vero che a pagarne maggiormente le conseguenze saranno per lo più pensionati e lavoratori che vedranno spillarsi da un borsellino già magro di suo, altro denaro per l'aumento dei beni essenziali e che invece saranno poca cosa per chi non usa il borsellino ma viaggia con carte di credito gold.
Nella cronaca ormai si legge solo della disperazione di famiglie che arrivano all'estrema razio della vita perché non riescono più a sopravvivere, con precari, disoccupati e cassaintegrati che non solo sono costretti a piccoli furtarelli per mantenere se stessi e la famiglia ma addirittura giungono a togliersi la vita per disperazione.
Le pagine internazionali sono costellate di reportage su guerre senza senso, su calamità naturali che fanno stragi in giro per il mondo, guarda caso soprattutto ove fame e disperazione da tempo governano incontrastate. Cos'altro dire poi dei disperati che con piccole barche tentano di scappare dal nord Africa per raggiungere un' Europa dall'opulenza mediatica, che se non perdono la vita durante il viaggio si vedono rimpatriati coattivamente come delinquenti dopo aver perso i poveri risparmi o venduto se stessi o la casa per un viaggio della speranza affidandosi a contrabbandieri di vite umane senza scrupoli.
Sulla pagina dell'economia si leggono titoloni tristi di un mondo che si disfa in mano a banchieri, faccendieri e società multinazionali. Articoli con acronimi impossibili da leggere e dove la speranza di trovare qualcosa di positivo per il piccolo risparmiatore è pressoché nulla, questi fanno da contraltare a foto con uomini muscolosi che ti presentano l'ultima sexy mutanda. L'unica assonanza che trovo e che ormai siamo in mutande e tra poco ipotecheremo anche quelle.
Un unico filo conduttore unisce i nostri parlamentari ai nostri amministratori locali, ai grandi banchieri e ad altri figuri sopra descritti, ossia la loro mediocrità. Si, perché mentre costoro si atteggiano a salvatori del mondo promulgando leggi, disegnando grafici sull'economia in discesa libera o facendosi immortalare quali eroi del XXI secolo in immagini vicino a scheletri di donne e bambini affamati, i veri protagonisti ed eroi sono quei pensionati che sopravvivono con la pensione minima e riescono a donare qualche euro contro la fame del mondo o quei precari che continuano a lavorare in silenzio per mantenere la propria famiglia e che non riescono ad immaginarsi un futuro sereno, o quei genitori che si tolgono il pane di bocca per aiutare il figlio cassaintegrato o disoccupato, o chi ancora ha rinunciato alle meritate ferie per pagare i libri di scuola ai figli. Sono questi ultimi i veri eroi, siamo noi ultimi della terra, calpestati dall'economia, derisi dagli opportunisti di turno a sapere cosa significhi la Voglia di vivere e che come obbiettivo abbiamo la Felicità.
Chiudo il giornale con le previsioni del tempo, l'oroscopo dell'assurdo e il cruciverba dell'insoluto ma con la certezza che io come tanti altri, sapendoci accontentare del nulla, sappiamo apprezzare ciò che la vita ci ha donato.