Blog di Dante Paolo Ferraris

  • Aumenta dimensione caratteri
  • Dimensione caratteri predefinita
  • Diminuisci dimensione caratteri
Messaggio
  • EU e-Privacy Directive

    This website uses cookies to manage authentication, navigation, and other functions. By using our website, you agree that we can place these types of cookies on your device.

    View e-Privacy Directive Documents

Pillole di Storia: Fernanda Wittgens, vita di un eroina contemporanea

E-mail Stampa PDF
Fernanda WittgensUn personaggio memorabile ma passato nell'oblio della storia è sicuramente Fernanda Wittgens. I libri di storia non l'hanno mai presa in considerazione se non qualche testo di storia dell'arte o legati comunque alla seconda guerra mondiale. Costei nasce a Milano nel 1903 da una famiglia borghese e liberale. Il padre, Adolfo Wittgens di origine svizzera, è un professore di lettere al Regio Liceo Ginnasio Giuseppe Parini nonché traduttore, la domenica porta i sette figli a visitare musei, cercando di trasmettergli l'amore per l'arte. Purtroppo il padre viene a mancare nel luglio 1910 quando Fernanda ha sette anni.
A soli 22 anni, Fernanda si laurea con lode in Lettere presso l'Accademia scientifico-letteraria di Milano con una la tesi in storia dell'arte medioevale e moderna, I libri d'arte dei pittori italiani dell'Ottocento. Fernanda Wittgens fin da subito insieme al Prof. Paolo D'Ancona ed altri scrive alcuni libri scolastici di storia dell'arte. Inizia a lavorare come insegnante di Storia dell'arte presso il Liceo Parini e il Regio Liceo Ginnasio Alessandro Manzoni, fintanto che nel 1928 viene presentata a Ettore Modigliani, direttore della Pinacoteca e soprintendente alle Gallerie della Lombardia. Viene assunta a Brera nel 1928 come "operaia avventizia" e subito si dimostra molto preparata ed instancabile, svolgendo sia funzioni tecniche che amministrative.
Già nel 1931 diventa assistente di Modigliani e nel 1933, ispettrice. Nel 1935 Modigliani viene allontanato dalla sua occupazione in quanto manifesto antifascista e con l'avvento delle leggi razziali del 1938, essendo ebreo, gli viene revocato ogni incarico, posto al confino sbendo altresì delle persecuzioni. In questo periodo Fernanda continua la sua opera informando costantemente Modigliani. Nel 1940 Fernanda Wittgens, firma come prestanome di Modigliani una sua opera: Mentore, pubblicata da Ulrico Hoepli Editore Milano. Inoltre inizia un'attività saggistica in proprio.
Il 16 agosto 1940, Fernanda Wittgens accede per concorso alla carica di direttrice della Pinacoteca di Brera. È la prima donna in Italia ad essere direttrice di un importante museo o galleria. Sono gli anni in cui viene ricordata per la sua opera meritoria di messa in salvo dai bombardamenti e dalle razzie naziste di tutte le opere di Brera, del Museo Poldi Pezzoli e della Quadreria dell'Ospedale Maggiore, nonostante le grandi difficoltà per risorse umane e mezzi spesso di fortuna. Inoltre, fin dallo scoppio della guerra, si adopera per aiutare familiari, amici, ed ebrei, tra cui il suo docente universitario Paolo D'Ancona ad espatriare facendo leva sul suo prestigio personale e sulle proprie amicizie.
A causa di una delazione di un giovane ebreo tedesco collaborazionista a cui aveva organizzato l'espatrio, all'alba del 14 luglio 1944 viene arrestata. Giudicata nemica del Fascismo, viene condannata a 4 anni di prigione e reclusa nel carcere di Como, poi in quello di San Vittore, a Milano. È un periodo in cui vi è una discreta corrispondenza con la madre e ai nipoti. Dalle lettere e dai suoi scritti privati si comprende la sua forte e fiera personalità, fierezza dimostrata anche quando scrive alla madre che è certa che suo padre sarebbe stato fiero di Lei. Infatti ritiene che la sua reclusione fosse "una tappa di perfezionamento" e "una specie di esame di laurea".
La detenzione in carcere termina poi con la Liberazione: esce il 24 aprile 1945.
Appena libera, viene nominata pro-direttore e commissario per l'Accademia delle Belle Arti di Brera. La Pinacoteca da lei prudentemente svuotata infatti fu distrutta in 26 sale su 34 dai bombardamenti alleati. Riuscì anche a salvare miracolosamente l'affresco "Ultima Cena" di Leonardo Da Vinci nella Chiesa di Santa Maria delle Grazie. Infatti la notte tra il 15 e 16 agosto 1943 la chiesa fu bombardata con il Chiostro dei morti su cui era appoggiata l'affresco posto del refettorio, miracolosamente, grazie all'operosità dei funzionari museali che avevano ingabbiato l'affresco con impalcature di legno e metalliche, nonché sacchi di sabbia.
Nel dopoguerra concentra i suoi sforzi per convincere le autorità ad assumersi l'impegno per una totale ricostruzione anche coinvolgendo l'intera popolazione milanese con una sottoscrizione. Reintegrato Ettore Modigliani come soprintendente nel 1946, lei lo affianca con l'obbiettivo di ricostruire la Pinacoteca. Con la morte di Modigliani nel 1947 le viene affidata la Soprintendenza. La ricostruzione di Brera viene portata a termine nel giugno 1950 ed inizia il progetto "Grande Brera", per un collegamento tra la Pinacoteca, l'Accademia di Belle Arti, la Biblioteca, l'Osservatorio Astronomico e l'Istituto Lombardo di Scienze e Lettere insieme architetto Piero Portaluppi.
Sempre nello stesso anno, senza abbandonare Brera, viene nominata soprintendente alle Gallerie della Lombardia. In questo ruolo si occupa della ricostruzione del Museo teatrale alla Scala oltre che del restauro del Cenacolo Vinciano. Fernanda è una guerriera incredibile, nonostante mille difficoltà convince il Comune di Milano ad acquistare la Pietà Rondanini di Michelangelo Buonarroti, messa sul mercato e contesa da Musei di tutto il mondoI il 1º novembre 1952, la scultura diviene milanese per 130 milioni di lire.
Nel 1954 viene insignita della Medaglia d'oro ai benemeriti della cultura e dell'arte. Nel 1955, durante la "Giornata della Riconoscenza" celebrata a Milano, Wittgens viene premiata con una medaglia d'oro da parte dell'Unione delle comunità israelitiche, per l'opera di soccorso nei confronti degli ebrei perseguitati.
Nel 1956 rifiuta, con una lettera, la proposta di Ferruccio Parri di presentarsi alle elezioni amministrative con la lista del Fronte Laico. Nella lettera si legge: "Ora io non mi sento, come artista, di entrare nel binario dei partiti perché la mia libertà è condizione assoluta per la vita stessa del mio essere". Sempre nel 1956 viene nominata "Ufficiale al Merito della Repubblica Italiana". Purtroppo muore prematuramente nelle prime ore dell'11 luglio 1957.
Dal 2014 è insignita del titolo Giusta tra le Nazioni per aver salvato molti ebrei durante le persecuzioni fasciste. Il 6 marzo 2014 le vengono dedicati un albero e un cippo al Giardino dei Giusti di tutto il mondo di Milano. Nel 1923 la vita di Fernanda Wittgens diventa un film TV con la regia di Maurizio Zaccaro dal semplice titolo Fernanda.