Arezzo - parte I
Domenica 01 Giugno 2025 10:05
 Arrivo ad Arezzo in tarda serata, alloggio poco fuori il centro storico ed ho il tempo di ripassare la sua storia con tranquillità.
Secondo la mitologia degli Etruschi, Arezzo sarebbe stata fondata dalla dea Artume, dea della notte, della luna, della morte, della natura, delle foreste e della fertilità. Costei è identificabile con la dea greca Artemide o con la dea romana Diana. Infatti il primitivo villaggio sorse in epoca pre-etrusca in una zona abitata fin dalla preistoria, come dimostrano alcuni ritrovamenti.
Arezzo è una delle città più antiche della Toscana, ma fu tra il VI e il IV secolo a.C. che Arezzo divenne un importante centro della civiltà etrusca. L'abitato etrusco sorse invece sulla sommità del colle di San Donato, occupata dall'attuale città. Conosciuta con il nome di Aritim<\i>. La città era un nodo commerciale e culturale importante, famosa per la produzione di ceramiche.
Arezzo fu una delle principali città etrusche insieme a Cortona, Chiusi e Orvieto all'interno della Valle del Clanis e molto probabilmente sede di una delle 12 lucumonie. Arezzo insieme a Volterra e Perugia tentarono di arginare l'espansionismo romano, ma furono sconfitte a Roselle, presso Grosseto, nel 295 a.C.; e così nel III secolo a.C. quando Arezzo fu conquistata dai Romani, questi ne latinizzarono il suo nome etrusco in Arretium<\i>.
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Il mio Piemonte: Campiglia Cervo
Venerdì 16 Maggio 2025 10:12
 La partenza è verso l'alba, oggi il mio giro mi porterà in una delle più belle valli e misteriose del biellese. Voglio visitare alcuni borghi che sono stati oggetti di fusione nel 2016 e che oggi fanno riferimento a Campiglia Cervo. Questo nuovo comune ha un vastissimo territorio e tante piccole frazioni che cercherò di visitare. La Valle Cervo è incastonata tra le montagne biellesi ed è una destinazione ideale per chi ama la natura, la storia e le tradizioni montane. Questo viaggio si annuncia come un'immersione in paesaggi spettacolari, borghi antichi e sapori autentici.
Superato la città di Biella, luogo storico ai piedi delle Alpi Lepontine, imbocco la strada provinciale 100 che risale la valle, e subito entro in un mondo dominato da boschi di castagni, faggi e torrenti cristallini. Raggiunto Campiglia Cervo, posto al centro del fondovalle del torrente Cervo che lo percorre, facilmente posteggio nei pressi del palazzo comunale. È uno dei principali centri turistici della vallata che nasconde molte bellezze e tra queste anche curiosità e leggende. Le prime notizie di Campiglia risalgono al 1207, quando in una bolla del Papa Innocenzo III si cita l'esistenza di una chiesa dedicata a San Martino, dipendente dalla pieve biellese di Santo Stefano e retta con ogni probabilità da una comunità monastica. La stessa chiesa, all'epoca rettoria, fu tra le prime nel 1575 a staccarsi dalla chiesa matrice di San Lorenzo di Cacciorna.
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Il mio Piemonte: Castelletto d'Erro
Giovedì 01 Maggio 2025 16:36
 La mattinata primaverile mi porta a un breve viaggio verso un piccolo borgo nell'Alto Monferrato. Con l'auto, passato Acqui Terme, inizio ad inerpicarmi su colline dai morbidi profili. Il sole dolcemente pare tingere di una tavolozza multicolore i boschi, i prati fioriti ma anche i borghi che attraverso nel mio breve viaggio. Arrivo a a Castelletto d'Erro, non ho difficoltà a parcheggiare l'auto in questo minuto paese che supera di poco il centinaio di abitanti.
Il mio girovagare stamani è accompagnato da un aria è frizzante, carica dei profumi dell'erba bagnata dalla rugiada e dei primi fiori che punteggiano i prati. I giardini delle case sono un esplosione di colori, le strade sono poche e strette ma ben conservate. Qualche anziano si affaccia alla porta di casa per godersi l'aria fresca ed a osservare lo straniero che ha invaso il suo paese. Il toponimo del borgo si riferisce alle fortificazione presente nella valle dell'Erro. La sua storia certa è anteriore al Mille, quando Castelletto era un borgo fortificato, dominato dalla mole del castello intorno a cui si erano sviluppati il nucleo abitativo.
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Il mio Piemonte: Carrosio
Mercoledì 16 Aprile 2025 10:00
 Carrosio, un piccolo borgo incastonato tra le colline e gli appennini piemontesi, lo raggiungo agevolmente in auto in una giornata festiva di primavera. L'aria fresca è intrisa del profumo di fiori di campo che esplodono in mille colori dopo i mesi invernali. Questo mi regala una sensazione di rinascita e pace. Il sole rispecchia sui tetti e sui vetri della casa creando giochi magici di colore.
La vista sulle colline circostanti è punteggiata da vigneti e piccoli boschi, con un cielo terso che rende i colori ancora più vividi. Parcheggiato l'auto all'ingresso del paese, inizio il mio girovagare.
Passeggiando per le vie del paese, le pietre delle case antiche si scaldano illuminate sotto un sole gentile, mentre gli abitanti si salutano con un sorriso, sia se seduti fuori dalle porte o in cammino verso la chiesa parrocchiale che ha appena suonato la chiamata alla funzione religiosa. Carrosio è un rifugio perfetto per chi cerca tranquillità e bellezza autentica.
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Il mio Piemonte: Lesa
Martedì 01 Aprile 2025 10:45
 Il viaggio verso il lago Verbano in primavera è un'esperienza incantevole, perfetta per rilassarmi e immergermi nella natura. Durante questa stagione, i paesaggi si trasformano e la natura pare risvegliarsi lentamente, i primi fiori sono sbocciati creando bellissimi giochi d colore nei prati. La temperatura mite sul lago mi invita a trascorrere del tempo all'aperto. Raggiungo così Lesa il nome compare storicamente anche come "LEXIA", "LEXA", "LIXIA" e compare per la prima volta in un documento del 998, con cui Liutifredo, vescovo di Tortona, vendette parte delle sue proprietà, fra cui il castrum quod clamatur Lexia al duca Ottone di Carinzia.
In epoca romana da questo territorio, passava la via Severiana Augusta, strada romana consolare che congiungeva Mediolanum l'odierna Milano) al Verbannus Lacus ossia il Lago Verbano, ovvero il Lago Maggiore e da qui conduceva al passo del Sempione ovvero Summo Plano. Nel 1199 gli arcivescovi di Milano acquisirono delle terre in Lesa, Belgirate, Isola superiore ovvero l'Isola Pescatori, Stropino, Carpugnino, Graglia e Lesa ne diventò capoluogo del Vergante. Nel 1224 nella Chiesa di San Martino di Lesa l'arcivescovo Enrico da Settala, firmò un accordo antinovarese con Vercelli, i Conti di Biandrate e i Da Castello di Pallanza.
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Il mio Piemonte: Basaluzzo
Sabato 24 Maggio 2025 10:05
 La mattina inizia con la quiete che avvolge il mio breve viaggio in auto, interrotta solo dal canto degli uccelli e dai primi rumori della vita quotidiana. Il sole, già alto, illumina le strade di una luce morbida e dorata. Le prime persone che incontro, arrivando a Basaluzzo, sono gli anziani, che escono di casa per una passeggiata lenta lungo le vie del paese o per fare la spesa nei piccoli negozi di alimentari. Qualcuno si ferma al bar, per un caffè e due chiacchiere con i vicini. L'aroma di brioche appena sfornate si mescola all'odore del caffè caldo.
Basaluzzo si anima lentamente e le auto si dirigono sia verso Novi Ligure o Alessandria per il lavoro, mentre i bambini con gli zaini sulle spalle corrono verso la scuola, salutando le mamme con un sorriso assonnato. I campi attorno al paese si sono già svegliati da tempo, con gli agricoltori sui trattori, intenti a lavorare i campi di grano, che si estendono fino all'orizzonte. Parcheggiato l'auto nei pressi della chiesa di Sant'Antonio, inizio il mio girovagare per il borgo.
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Il mio Piemonte: Madonna del Sasso
Venerdì 09 Maggio 2025 10:50
 Per raggiungere il Santuario della Madonna del Sasso, che da il nome all'omonimo comune, ho fatto una levataccia, ma l'arrivo sul lungo lago d'Orta mi ha premiato con lo splendore delle sue acque placide in cui il sole si specchia. Lascio il lago per arrampicarmi, tornante dopo tornante fino a raggiungere, percorrendo la SP 49 della Provincia di Novara, che poi al confine con la frazione Centonora diventa provincia del VCO Verbania Cusio Ossola, mantenendo la numerazione.
Prima di fermarmi a Centonara, frazione di Madonna del Sasso, faccio un ripassino di storia locale. Il Comune di Madonna del Sasso è posto sulla sponda occidentale del Lago d'Orta. Il suo nome deriva dall'omonimo Santuario, eretto tra il 1730 e il 1748 e sorge su uno sperone granitico direttamente al di sopra del lago. Il Comune è composto dalle frazioni di Artò, Boleto, Centonara e Piana dei Monti, ed assume il nome di Madonna del Sasso nel 1928. Infatti a formare il nuovo comune ci ha pensato un regio decreto che ha unito Boleto e Artò, con capoluogo Boleto.
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Il mio Piemonte: Molino dei Torti
Giovedì 24 Aprile 2025 10:56
 La mattina primaverile si apre con una luce soffusa che filtra attraverso una lieve foschia, residuo della notte appena trascorsa. L'aria è fresca e profumata di fiori selvatici, mentre la rugiada che si è posata delicata sulle foglie degli arbusti si sta asciugando con il primo sole.
I primi raggi del sole illuminando le distese di prati verdi e le rogge che costeggio per raggiungere Molino dei Torti, si riflettono scaldando anche i vetri della mia auto. Il cielo presenta qualche nuvola leggera in uno sfondo azzurro chiaro. Attraverso paesi ancora assonnati, qualche linea fumo si alza dai camini delle case, segno che qualcuno ha già acceso il fuoco per il caffè del mattino. È un risveglio lento e armonioso, in cui la natura e la vita quotidiana si fondono in un equilibrio perfetto.
Molino dei Torti è un Comune di origine medievale e la sua economia è prevalentemente basata sull'attività agricola, affiancata da una modesta attività industriale. Questa località è rinomata soprattutto per la produzione e la qualità del suo aglio, considerato tra i migliori in commercio. Il territorio è pianeggiante e presenta variazioni altimetriche irrilevanti, infatti l'abitato è tra i 74 e i 76 metri sul livello del mare. Le sue origini risalgono all'epoca medievale.
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Pillole di Storia: Il calciobalilla un'invenzione contesa
Mercoledì 09 Aprile 2025 10:00
 Quante partite, quanto divertimento, quante urla e soddisfazioni, al massimo si pagava da bere una "bicicletta" (la bicicletta era il gergo per indicare la gazzosa) a chi vinceva. Il gioco del calciobalilla è sempre stato un pretesto per ritrovarsi con gli amici e sfidarli al calcio da tavolo. Ancora oggi trovo questi amati giochi in tanti circoli ricreativi, bar, sodalizi ecc… È un'attività che crea buon umore e il divertimento. Il calciobalilla è anche comunemente chiamato biliardino, forse perché era spesso collocato nelle stesse stanze del gioco del biliardo e considerate le sue dimensioni più ridotte il diminutivo era ovvio.
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Il mio Piemonte: Mottalciata
Lunedì 24 Marzo 2025 10:28
 La mattinata si è presentata luminosa con il suo tiepido sole primaverile. Il viaggio in auto non è stato lungo ma sicuramente interessante tra la pianura vercellese e la baraggia biellese. Raggiungo così Mottalciata una gemma nascosta situata nella tranquilla pianura biellese. Prima di raggiungere il capoluogo mi fermo nella borgata di San Silvestro che prende il nome dall'omonima chiesa. La piccola frazione è caratterizzata dalle sue cascine a ricordare la vocazione agricola di Mottalciata, non priva però di graziose villette. La chiesa è una costruzione vezzosa del XVIII secolo con facciata in cotto. In precedenza vi esisteva un oratorio già presente all'inizio del secolo XVII che sarà eretto in parrocchia nel 1836.
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