Blog di Dante Paolo Ferraris

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Chiaroscuri nella città eterna (X parte)

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RomaMentre inizio a salire su per la salita del Pincio non posso non ricordare come dove oggi sorge la basilica di santa Maria del popolo, che ebbe origine da una piccola cappella, eretta da papa Pasquale II nel 1099, vi era il mausoleo dei Domizi Enobarbi, che fu anche la tomba dell'imperatore Nerone.
La costruzione della prima chiesa avvenne forse come forma di ringraziamento per la liberazione del santo Sepolcro, avvenuta quell'anno, e l'opera venne pagata dal popolo romano, da cui un altra possibilità delle origini del nome della chiesa e della piazza. Ma forse anche la demolizione avvenne anche per eliminare la memoria popolare di Nerone che ancora sopravviveva ad oltre un millennio dalla morte.
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Non sarò mai un metrosexual

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metrosexualL'avevo letto su una di quelle riviste patinate che trovi nella sala d'aspetto del parrucchiere e sinceramente l'avevo, ai tempi, ritenuta una moda snob che avrebbe distinto sopratutto i figli di papa. Invece mi ero sbagliato e non me ne ero reso conto fintanto che non ho frequentato una palestra per circa una settimana e devo dire che forse il motivo per cui ho smesso di andarci era questa moda, divenuta ormai un ossessione.
Il narcisismo non è un peccato che ritengo mortale se ciò vuol dire curare il proprio fisico, ma quando questo è fatto in modo spasmodico ricorrendo anche a prodotti di cosmesi, fitness quotidiana, abbronzatura a raggi UVA, depilazione parziale o totale del corpo lo ritengo eccessivo, quasi patologico: ebbene questo è divenuto uno tra i vezzi più diffusi non solo tra i più giovani.
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Il mio Piemonte: Novara

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NovaraIl sole è già alto, fuori fa freddo, dalla finestra vedo i vetri delle auto parcheggiate ricoperte di un velo di ghiaccio, scendo rapidamente dal letto dove un profondo sonno mi ha accompagnato tutta la notte, mi scrollo dai brividi che mi colgono appena ho alzato il piumone, inforco le ciabatte per recarmi a svolgere tutte quelle ordinarie attività mattutine che ognuno di noi svolge con ripetizione quasi nauseante tutte le mattine. Stamane però mi devo preparare con più attenzione, devo andare a Novara a festeggiare l'arrivo della befana, o meglio in questo caso il Befano (ossia il sottoscritto) a casa di una carissima amica.
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Luci ed ombre a Torino (XXXIII parte)

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Marcus FlintLa pioggia non intende cessare, ormai credo di aver perso il treno che mi riporta nella mia città dalle case in terra rossa, tanto vale bermi un caffè e gustarmi un tramezzino al caffè Mulassano
Entro ed chiedo al cameriere, in livrea bianca con papillon nero la mia ordinazione, mi accomodo davanti ad un piccolo tavolino, seduto con le spalle al muro, affinché possa guardare chi entra e chi passeggia sotto i portici. La storia della bottiglieria e poi del caffè Mulassano comincia nella seconda metà dell'ottocento, con apertura di una bottiglieria in via Nizza 3. Nel 1907, il locale fu poi trasferito nella più centrale piazza Castello.
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Chiaroscuri nella città eterna (IX parte)

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RomaPrima di proseguire verso piazza del Popolo, uno rapido sguardo alla vita tormentata di quello che è conosciuto come mausoleo di Augusto. Solo due cenni storici per ricordare che al ritorno da Alessandria in Egitto, con la fine della guerra contro Antonio e la conquista dell'Egitto, nel 29 a.C., l'imperatore Ottaviano Augusto diede avvio alla costruzione di una grandiosa tomba, posta nel Campo Marzio. L'edificio augusteo attualmente posto in piazza Augusto Imperatore, ha forma circolare, con un diametro di circa 85/90 metri, è costituito da cinque muri concentrici con un alto e grosso pilastro centrale, che dovrebbe coincidente con la cripta della tomba di Augusto. I cinque muri che lo componevano avevano volte degradanti verso l'esterno fino ad grande tamburo circolare in marmi preziosi. Con il mausoleo ancora in costruzione, vi fu sepolto nel 23 a.C., Marcello, nipote e genero di Augusto, ospitò anche il genero Agrippa, Druso maggiore e minore,Agrippina, Livia, Tiberio ed altri. Augusto vi fu sepolto nel 14 d.C . La porta d'accesso dell'edificio era preceduta da due obelischi, oggi uno in piazza del Quirinale e l'altro in piazza Esquilino. I primi danni il monumento li subì durante l'invasione barbarica dei Goti di Alarico nel 409. La statua dell'imperatore, che era posta in cima al mausoleo, nel Medioevo fu fusa per farne monete.
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Novelli taglialegna di città

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lumbersexualAbito in una città capoluogo di provincia, non è molto grande, la si può girare tranquillamente a piedi, una città incoronata da autostrade e vie di grande comunicazione, ma già a pochi km ti immergi in una campagna dalle mille tonalità di colore che cambiano con il cambiare della stagione. Pertanto è assai facile trovare contadini e allevatori che arrivano in città per gli acquisti, soprattutto in giorno di mercato.
Un giorno di mercato, entrando in libreria, mi trovo dei giovani ragazzi dall'aspetto e abbigliamento alquanto particolare.
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Luci ed ombre a Torino (XXXIV parte)

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Roger DaviesD'altra parte Marcus Flitt non potevo trovarlo in nessun altro luogo, è un tipo da palcoscenico e dai comportamenti ambigui. Chissà quale cattiverie avrebbe potuto mettere in atto, per calcare i palcoscenici torinesi. Palcoscenici che furono, appunto calcati per secoli anche da voci bianche, o "Angeli di Dio" come venivano chiamati i castrati avviati al bel canto e Marcus Flitt, frequentatore, benché sporadico dei sabba torinesi, avrebbe sicuramente avuto una particolare attrattiva per tali poveri sventurati, come del resto altri mangiamorte come Peter Minus, Draco Malfoy, Evan Rosies, Amycus Carrow, Augustus Rookwood, Bartry Crouch jr, Stanley Picchetto, Thorfinn Rowle, ma anche personaggi come Theodore Nott e il prof Remus Lupin.
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Quando l'uomo diventa preda...

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Dad I'd Like to FuckSuperato i 50 anni (52 per la precisione da pochi giorni), barba fatta quotidianamente, capelli castano con ormai nuance bianche rughe intorno agli occhi e viso un po’ butterato e un filo di pancetta, così mi ritrovo tutti i giorni davanti allo specchio di casa. Cosa mi manca per essere un cinquantenne con capelli bianchi, rughe attorno agli occhi e un filo di pancetta per essere definito un perfetto Dilf? forse la barba incolta ed il fatto di essere senza prole?. Andrea un mio conoscente torinese, quarantenne da poco separato con alle spalle un matrimonio difficile e con due figli piccoli mi racconta del mondo dei giovani padri separati e non solo. Sopratutto mi faccio raccontare di questa "nuova travolgente filosofia" di sex bomb che vede protagonisti proprio uomini sposati e con figliolanza. Infatti dietro l’acronimo di "dad I'd like to fuck" si nasconde, una nuova moda che riporta in auge il vero uomo maturo, tutto lavoro, benessere, responsabilità e perché no !, anche famiglia. Un acronimo che ne richiama un altro, ossia MILF, ovvero "mother I'd like to fuck".
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La minaccia biologica

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minaccia biolologicaL'argomento è sicuramente interessante quanto controverso, proprio perché vasto e di difficile trattazione. Guerra biologica e bioterrorismo rappresentano, infatti, temi tanto affascinanti quanto ostici che, non senza ragione, suscitano in molti attrazione, ma anche paura e repulsione.
Se però l'argomento crea panico nell'uomo comune, al professionista è richiesto di dominare l'avversione che esso può suscitare.
Ci limiteremo a trattare, benché brevemente, cosa sia l'offesa biologica: con questa espressione intendiamo qualsiasi utilizzo di aggressivi biologici ai fini di operazione bellica o terroristica, condotta con l'intento di ridurre le capacità operative dell'avversario o di creare panico nella popolazione. Inoltre parleremo del modo in cui il nostro paese si organizza a difesa della popolazione civile.
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Luci ed ombre a Torino (XXXII parte)

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Ninfadora Tonks Ordiniamo due gelati da passeggio meglio conosciuti come "Pinguini", uno stecco di legno ricoperto di crema, rivestito da una tenera crosta di cioccolato, generalmente in molte parti del mondo si chiama semplicemente "ricoperto", ma in questo locale è impossibile non chiamarlo "pinguino", proprio perché questo gustoso e diffusissimo gelato da passeggio è stato inventato proprio a Torino dalla famiglia Cavagnoli nel 1939, che addirittura lo brevettò. La famiglia aveva acquistato da Domenico Pepino il marchio o brand nel 1916; costui raggiunge Torino da Napoli nel 1884 per portare nella capitale sabauda, un prodotto che era quasi sconosciuto, il gelato. Dopo una iniziale diffidenza il gelato di Domenico Pepino ha grande successo tra la nobiltà torinese, tanto da ottenere quattro stemmi reali per i suoi prodotti. L'attuale bar gelateria che porta il nome di Pepino è presente in piazza Carignano dal 1929 e in questo locale nasce anche il predecessore del cornetto e nel 1916 vede la nascita della coppetta, un altro formato tradizionale dei tanti inventati dalla gelateria di Pepino. Sicuramente il "Pinguino" insieme al caffè Lavazza, alle pastiglie Leone è uno dei simboli della città.
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Chiaroscuri nella città eterna (VIII parte)

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RomaOrmai sono giunto davanti al palazzo di giustizia, più comunemente chiamato il Palazzaccio, anche a mio parere un orribile palazzo ispirato all'architettura neo barocca realizzato su disegno dell'architetto Calderoni.
Era il 14 marzo 1888, quando alla presenza dei reali fu posta la prima pietra del Palazzo di Giustizia, ma i lavori di costruzione andarono per le lunghe, sia per le polemiche e le critiche che accompagnarono l'edificio sin dai primi anni della sua edificazione, che per i ritrovamenti archeologici venuti alla luce in quest'area paludosa e limacciosa.
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