Lo sguardo di Narciso
Giovedì 20 Ottobre 2011 12:51
 Senza togliere lo sguardo, Narciso contempla la sua immagine riflessa sulla superficie di un lago, dove a tratti si intravedono anche dei bagliori di luce nel profondo blu delle acque.
Con occhi avidi di conoscenza ammiro il dipinto del Caravaggio (Michelangelo Merisi da Caravaggio), "pittore pazzo" o anche definito il "pittore maledetto".
Il mio pensiero corre alle suggestioni prodotte dalla tela in cui il pittore, con particolare attenzione e maestria, dipinge il giovane vestito elegantemente con un corpetto decorato dalle larghe maniche a sbuffo ed i pantaloni di un color verde smeraldo. La tela rende il protagonista quasi un "soggetto teatrale", come teatrale è la vita ogni giorno.
Il volto di Narciso appare sofferente, in quanto il giovane sarà trasformato in fiore. Trovo molta similitudine tra questo dipinto, ove il giovane ragazzo è vestito con un lussuoso abbigliamento, e buona parte della gioventù attuale, molto attenta alle tendenze della moda ed ai particolari del vestire quotidiano, che li spinge ad indossare ciò che li rende attraenti: scarpe, pantaloni, maglie, camicie, anche le mutande griffate, monili di gran marca pubblicitaria, taglio dei capelli scomposto, ma curato nella novità.
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I giovani hanno ancora un buon cuore...
Martedì 11 Ottobre 2011 20:42
 Vorrei dedicare questo mio "pensierino" in forma di post a chi insegue un sogno nella vita, ai tenaci, agli ostinati, ai caparbi, ai testardi, a chi quando cade si rialza ed è pronto a continuare a combattere, alla gioventù flessibile come un fuscello, resistente come il bambù, con lo sguardo sempre rivolto al domani come i girasoli lo sono con il sole.
" I giovani hanno buon cuore, non cuore cattivo, perché ancora non hanno assistito a innumerevoli cattiverie; e sanno fidarsi, perché ancora non hanno subito innumerevoli inganni; e sanno sperare, perché, come gli ubriachi, sono pieni di naturale ardore, e perché ancora non hanno provato innumerevoli disgrazie. E amano l'amicizia, e amano i loro amici più che in qualsiasi altra età, perché godono della comunanza, e nulla giudicano in base all'utile, e perciò nemmeno gli amici..." (Aristotele - Etica Nicomachea).
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Dietro la porta delle nostre case
Giovedì 29 Settembre 2011 20:02
 Oggi mi sento particolarmente rattristato e conseguentemente molto arrabbiato per la consapevolezza della mia impotenza davanti allo "stato di fatto" che mi ha piegato nei miei pensieri.
In una giornata che si presentava serena per l'avvicinarsi della festa di compleanno di un amico, la spensieratezza trasmessa da questi avvenimenti ha dovuto scontrarsi con la durezza della realtà.
Durante la visita quotidiana ai miei genitori ho incontrato Sanaa, una ragazza marocchina che lavora per una cooperativa di servizio e si occupa di accompagnamento e assistenza agli anziani e alle fasce sociali più deboli. Una cara ragazza, con un vocione greve quanto la sua mole. Non è grassa o obesa, è solamente "tanta", una bella trentenne prosperosa, alta, dai capelli nero corvino quanto il colore degli occhi, che parla un italiano fluente e veste all'occidentale e alla moda.
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Una domenica bestiale qualunque
Martedì 27 Settembre 2011 13:34
 Ho fatto fatica arrivare all'ora di pranzo in questa domenica bestiale. Bestiale per le bestialità lette sui quotidiani, bestialità quelle raccontate su Facebook ed altri socialnetwork, bestialità per quanto raccontatomi da persone a me care sui protagonisti del nostro amato paese, bestialità per le assurdità sentite per radio, bestialità per quanto visto per televisione, bestialità per le bugie e le ipocrisie di alcuni colleghi. Gli animali, che noi volgarmente chiamiamo bestie, hanno più dignità di tanti altri bipedi che si definiscono intelligenti.
Tutto inizia quando un Ministro della Repubblica Italiana dichiara che il governo ha contribuito a costruire il tunnel tra il CERN di Ginevra e i laboratori del Gran Sasso destinando alla sua realizzazione 45 milioni di euro. Ora che gli italiani siano fessi da non essere messi a conoscenza di una così importante realizzazione ingegneristica e così talpe da non vedere dove spendiamo i soldi pubblici è vero, ma è altresì vero che il dicastero della Pubblica Istruzione è diretto da qualcuno che non ha la più pallida idea di cosa sia la Ricerca scientifica. Tanto da farsi ridicolizzare pubblicamente con vignette e barzellette di Neutrini in attesa al casello del Gran Sasso per entrare nel Tunnel.
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L'indignato speciale
Mercoledì 21 Settembre 2011 21:39
 La sconvolgente intervista televisiva a Terry di Nicolò, ripresa da molti giornali scandalistici e da molti altri blog, mi porta a fare alcune riflessioni.
Gli articoli letti e i commenti raccolti sono tutti di pronunciato scandalo: "Una escort che si permette di fare tali affermazioni è semplicemente immorale".
Sinceramente anche io mi sento toccato un po' nel vivo, più per la faciloneria delle affermazioni e per la sicurezza nell'accusare il popolo pecora che per quello che ha detto.
Ha semplicemente raccontato il perbenismo di una società che si nasconde dietro ad un cerino, che grida all'immoralità ma che poi è pronta a giustificare tutto ciò che accade se l'autore è un personaggio famoso. Se tali comportamenti li avesse tenuti un uomo adulto ma sconosciuto sarebbe stato considerato un "poco di buono", un puttaniere ecc. e se fosse stato un anonimo 74enne sarebbe stato il solito vecchio morboso debosciato.
Lo scandalo sta nel fatto che si mette alla gogna Marrazzo (ex governatore del Lazio) perché cerca "compagnia" con un "trans", ma se invece nella medesima situazione si trova il più giovane rampollo di nobile famiglia alias Lapo, ci limitiamo a fare un sorrisino divertito limitandoci a qualche battutina ipocrita.
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Il paradiso è tra il cielo e la terra lambito da un azzurro mare (XV parte)
Mercoledì 12 Ottobre 2011 15:48
 "Credesi che la marina da Reggio a Gaeta sia quasi la più dilettevole parte d'Italia. Nella quale, assai presso a Salerno, è una costa sopra 'l mare riguardante, la quale gli abitanti chiamano la Costa d'Amalfi, piena di piccole città, di giardini e di fontane e d'uomini ricchi e procaccianti in atto di mercatanzia, sì come alcuni altri. Tra le quali città dette, n'è una chiamata Ravello". Con queste poche righe Giovanni Boccaccio a metà del 1300 descriveva la Costiera Amalfitana nella quarta novella della Seconda Giornata del Decamerone. Lasciamo Ravello per raggiungere Conca dei Marini, un paese sparpagliato tra cielo, terra e mare, dove il colore dominante non è l'azzurro del mare ma il verde smeraldo disseminato da puntini gialli della fitta vegetazione posta a terrazzamenti, il verde intenso degli orti e degli alberi costellati da quei puntini gialli che altro non sono che i limoni della costiera.
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Ricominciare...
Lunedì 03 Ottobre 2011 18:19
 Mai avrei immaginato di vedere il mio paese, la mia comunità, i miei amici, andare così alla deriva...
mai avrei immaginato di dover vedere cose tanto incredibili, che riempiono pagine di giornali e ore di trasmissioni televisive...
ho visto navi spaziali atterrare vicino ai bastioni stellari di Arcore...
ho visto madri imprecare il demonio di prendersi le figlie per i suoi sabba...
ho visto papponi spartirsi i corpi di minorenni...
ho visto folle di pensionati che non arrivano a fine mese con la loro prebenda, urlare davanti ai tribunali incitando i delinquenti a continuare a derubarli...
ho visto cocainomani governare la mia comunità, creando effetti speciali...
ho visto deputati vendere la propria morale e idolatrare il proprio padrone...
ho visto tifosi creare barricate e picchiarsi per i colori di una maglia...
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Il paradiso è tra il cielo e la terra lambito da un azzurro mare (XIV parte)
Mercoledì 28 Settembre 2011 12:20
 Ravello, Raviello in salernitano, è un grazioso comune di poche migliaia abitanti. Per raggiungere questo ridente paesino si deve ripercorrere la strada che da Castiglione di Ravello risale la pittoresca "Valle del Dragone" e il territorio che compare davanti ai nostri occhi è caratterizzato da abitati sparsi ricchi di limonaie e vigneti.
La città di Ravello si trova su di una ripida rupe ad un'altitudine di 315 m slm; sovrasta Atrani e Minori e gode di una famosa vista panoramica sul Mare Tirreno e sul golfo di Salerno.
Situata di fronte alla cittadina di Scala, il cui confine comunale coincide col corso del Torrente Dragone, raccoglie una storia interessante, piena di avvenimenti e ricca di scrigni di cultura e tradizioni diverse.
Ai giorni d'oggi, Ravello è un famoso centro turistico, scoperto e frequentato da numerose personalità di ogni arte, attratte dal suo richiamo intellettuale e dal fascino delle sue architetture e delle sue famose ville.
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Il paradiso è tra il cielo e la terra lambito da un azzurro mare (XIII parte)
Lunedì 26 Settembre 2011 10:20
 A poca distanza da Maiori, si scopre un piccolissimo borgo marinaro che è diventato una prestigiosa meta di bagnanti e villeggianti.
Erchie sorge a metà strada tra Amalfi e Salerno. Dalla strada statale della costiera, che corre lungo il vallone di S. Nicola, si può scorgere in fondo al dirupo la graziosa marina col villaggio di pescatori e la sua torre medievale, La Cerniola, ora rinomato ristorante per importanti riunioni e matrimoni. Una tradizione narra che Ercole fu il primo visitatore, da cui ne deriva il nome Erchie, un'altra parla di un tempio a lui dedicato.
Un angolino ideale per trascorrere ore di mare e di sole sulle due eleganti spiaggette di sabbia divise da un lembo di roccia, un piccolo paradiso frequentato principalmente dai salernitani. Di interessante da vedere ad Erchie c’è la Chiesa di Santa Maria Assunta, sorta sulle rovine dell'Abbazia dell'antica Santa Maria de Irchi, devastata da una scorreria saracena nel 1154, oltre all'antica torre medievale. Il paesaggio circostante è dominato da terrazzamenti ricavati dalle pendici dei monti dove prosperano coltivazioni di limoni e rari pergolati di vite.
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Il biglietto da visita del mio idraulico
Martedì 20 Settembre 2011 21:20
 Come tutte le mattine, o quasi, faccio il mio bravo giro di lettura sui maggiori quotidiani italiani. Già la semplice lettura dei titoli di prima pagina mi aiuta a comprendere che sono vivo e mi preparo così ad affrontare l'amara realtà di una giornata vissuta in un paese chiamato Italia, che amo tanto quanto mi risulta difficile comprendere.
Cancellati i fantastici sogni di una notte di meritato riposo mi soffermo su alcuni articoli di giornale che raccontano come in Italia alcune professioni sono destinate a sparire nel giro di pochi anni, e non si parla solo di muratori, carpentieri, idraulici, piastrellisti, elettricisti, antennisti, autoriparatori ma anche di infermieri, estetisti, autisti di autobus, farmacisti, metalmeccanici ecc.; una lunga lista che sta mettendo in crisi il sistema paese per mancanza di lavoratori qualificati.
Su un altro giornale leggo come ormai nel nostro bel paese si sia raggiunto un livello di disoccupazione giovanile che ha superato il 7,4% e mi sovviene alla mente un'intervista sentita durante una trasmissione televisiva qualche giorno fa in cui un giovane raccontava che non trovava un lavoro "degno di questo nome". L'intervistatore gli faceva presente che alcune società di lavoro interinale cercavano muratori ed altre categorie ma la risposta del giovane spavaldo ragazzo con polo di gran moda fu semplice e categorica: "mio padre faceva il muratore, è rimasto senza lavoro e il suo posto lo ha preso un rumeno".
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