Blog di Dante Paolo Ferraris

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Dietro la porta delle nostre case

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povertàOggi mi sento particolarmente rattristato e conseguentemente molto arrabbiato per la consapevolezza della mia impotenza davanti allo "stato di fatto" che mi ha piegato nei miei pensieri.
In una giornata che si presentava serena per l'avvicinarsi della festa di compleanno di un amico, la spensieratezza trasmessa da questi avvenimenti ha dovuto scontrarsi con la durezza della realtà.
Durante la visita quotidiana ai miei genitori ho incontrato Sanaa, una ragazza marocchina che lavora per una cooperativa di servizio e si occupa di accompagnamento e assistenza agli anziani e alle fasce sociali più deboli. Una cara ragazza, con un vocione greve quanto la sua mole. Non è grassa o obesa, è solamente "tanta", una bella trentenne prosperosa, alta, dai capelli nero corvino quanto il colore degli occhi, che parla un italiano fluente e veste all'occidentale e alla moda.
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Il paradiso è tra il cielo e la terra lambito da un azzurro mare (XIV parte)

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paradisoRavello, Raviello in salernitano, è un grazioso comune di poche migliaia abitanti. Per raggiungere questo ridente paesino si deve ripercorrere la strada che da Castiglione di Ravello risale la pittoresca "Valle del Dragone" e il territorio che compare davanti ai nostri occhi è caratterizzato da abitati sparsi ricchi di limonaie e vigneti.
La città di Ravello si trova su di una ripida rupe ad un'altitudine di 315 m slm; sovrasta Atrani e Minori e gode di una famosa vista panoramica sul Mare Tirreno e sul golfo di Salerno.
Situata di fronte alla cittadina di Scala, il cui confine comunale coincide col corso del Torrente Dragone, raccoglie una storia interessante, piena di avvenimenti e ricca di scrigni di cultura e tradizioni diverse.
Ai giorni d'oggi, Ravello è un famoso centro turistico, scoperto e frequentato da numerose personalità di ogni arte, attratte dal suo richiamo intellettuale e dal fascino delle sue architetture e delle sue famose ville.
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Il paradiso è tra il cielo e la terra lambito da un azzurro mare (XIII parte)

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paradisoA poca distanza da Maiori, si scopre un piccolissimo borgo marinaro che è diventato una prestigiosa meta di bagnanti e villeggianti.
Erchie sorge a metà strada tra Amalfi e Salerno. Dalla strada statale della costiera, che corre lungo il vallone di S. Nicola, si può scorgere in fondo al dirupo la graziosa marina col villaggio di pescatori e la sua torre medievale, La Cerniola, ora rinomato ristorante per importanti riunioni e matrimoni. Una tradizione narra che Ercole fu il primo visitatore, da cui ne deriva il nome Erchie, un'altra parla di un tempio a lui dedicato.
Un angolino ideale per trascorrere ore di mare e di sole sulle due eleganti spiaggette di sabbia divise da un lembo di roccia, un piccolo paradiso frequentato principalmente dai salernitani. Di interessante da vedere ad Erchie c’è la Chiesa di Santa Maria Assunta, sorta sulle rovine dell'Abbazia dell'antica Santa Maria de Irchi, devastata da una scorreria saracena nel 1154, oltre all'antica torre medievale. Il paesaggio circostante è dominato da terrazzamenti ricavati dalle pendici dei monti dove prosperano coltivazioni di limoni e rari pergolati di vite.
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Il biglietto da visita del mio idraulico

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idraulicoCome tutte le mattine, o quasi, faccio il mio bravo giro di lettura sui maggiori quotidiani italiani. Già la semplice lettura dei titoli di prima pagina mi aiuta a comprendere che sono vivo e mi preparo così ad affrontare l'amara realtà di una giornata vissuta in un paese chiamato Italia, che amo tanto quanto mi risulta difficile comprendere.
Cancellati i fantastici sogni di una notte di meritato riposo mi soffermo su alcuni articoli di giornale che raccontano come in Italia alcune professioni sono destinate a sparire nel giro di pochi anni, e non si parla solo di muratori, carpentieri, idraulici, piastrellisti, elettricisti, antennisti, autoriparatori ma anche di infermieri, estetisti, autisti di autobus, farmacisti, metalmeccanici ecc.; una lunga lista che sta mettendo in crisi il sistema paese per mancanza di lavoratori qualificati.
Su un altro giornale leggo come ormai nel nostro bel paese si sia raggiunto un livello di disoccupazione giovanile che ha superato il 7,4% e mi sovviene alla mente un'intervista sentita durante una trasmissione televisiva qualche giorno fa in cui un giovane raccontava che non trovava un lavoro "degno di questo nome". L'intervistatore gli faceva presente che alcune società di lavoro interinale cercavano muratori ed altre categorie ma la risposta del giovane spavaldo ragazzo con polo di gran moda fu semplice e categorica: "mio padre faceva il muratore, è rimasto senza lavoro e il suo posto lo ha preso un rumeno".
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La vita così mi ha scelto...

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elfo kenderLa giornata si presenta cupa e grigia fin dal primo momento che metto i piedi per terra alla ricerca delle pantofole, con il tempo e le idee che sembrano confrontarsi in un turbine di instabilità.
In pochi istanti il cervello crea immagini e pensieri tanto fantasiosi quanto mostruosi. Sarà stata la chat di ieri con Francesca, il post di Roberto e i problemi famigliari o le discussioni con Massimo, non lo so, ma tutto appare instabile e altresì indefinibile.
I passi e i movimenti verso le mattutine e quotidiane attività propedeutiche alla giornata di lavoro sono più lenti, pare che tutto giri stranamente meno veloce stamattina. La consuetudine mi porta ad agire meccanicamente con azioni che svolgo quasi inconsapevolmente da oltre 40 anni.
Ma la testa non è li, o quantomeno anche se è fisicamente attaccata al corpo essa viaggia tra mille pensieri e gli occhi non vedono il volto scompigliato di chi si è appena alzato da un sonno ristoratore.
Mi sento come il vecchio Elfo Kender che prova a contare le rughe sul proprio viso ritenendole attraenti quasi a giustificare gli anni che passano.
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La mediocrità attraverso i giornali

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mediocritàLa lettura dei quotidiani di oggi mi lascia molto amaro in bocca, sfogliando pagine stracolme di racconti sulla perversione della politica italiana, su manovre finanziarie per il risanamento del debito pubblico che non prevedono riduzione alle spese militari, né attività e azioni di recupero sulle ricchezze illecitamente sottratte al fisco, né sull'abrogazione dei privilegi al Vaticano e nemmeno sul taglio agli sprechi e sui costi della politica. Inoltre non considera gli aumenti di canone alle concessioni pubbliche che fruttano a privati milioni di euro e non contempla indagini sui grandi patrimoni. Le varie manovre finanziarie emergenziali susseguitesi tra agosto e settembre hanno voluto incidere davvero poco su sprechi e sui grandi capitali.. E si potrebbe continuare ma invece sono lacrime e sangue per chi onestamente le tasse le paga all'origine perché detratte dalle buste paghe, purtroppo sempre più misere grazie al blocco di tre anni degli adeguamenti salariali dei pubblici dipendenti oltre all'allungamento dell'età pensionabile per determinate categorie di lavoratori. Aggiungiamo pure l'aumento dell'IVA e dell'IPT che benché sia vero che colpisce tutti gli italiani è altresì vero che a pagarne maggiormente le conseguenze saranno per lo più pensionati e lavoratori che vedranno spillarsi da un borsellino già magro di suo, altro denaro per l'aumento dei beni essenziali e che invece saranno poca cosa per chi non usa il borsellino ma viaggia con carte di credito gold.
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Una domenica bestiale qualunque

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neutriniHo fatto fatica arrivare all'ora di pranzo in questa domenica bestiale. Bestiale per le bestialità lette sui quotidiani, bestialità quelle raccontate su Facebook ed altri socialnetwork, bestialità per quanto raccontatomi da persone a me care sui protagonisti del nostro amato paese, bestialità per le assurdità sentite per radio, bestialità per quanto visto per televisione, bestialità per le bugie e le ipocrisie di alcuni colleghi. Gli animali, che noi volgarmente chiamiamo bestie, hanno più dignità di tanti altri bipedi che si definiscono intelligenti.
Tutto inizia quando un Ministro della Repubblica Italiana dichiara che il governo ha contribuito a costruire il tunnel tra il CERN di Ginevra e i laboratori del Gran Sasso destinando alla sua realizzazione 45 milioni di euro. Ora che gli italiani siano fessi da non essere messi a conoscenza di una così importante realizzazione ingegneristica e così talpe da non vedere dove spendiamo i soldi pubblici è vero, ma è altresì vero che il dicastero della Pubblica Istruzione è diretto da qualcuno che non ha la più pallida idea di cosa sia la Ricerca scientifica. Tanto da farsi ridicolizzare pubblicamente con vignette e barzellette di Neutrini in attesa al casello del Gran Sasso per entrare nel Tunnel.
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L'indignato speciale

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pecoreLa sconvolgente intervista televisiva a Terry di Nicolò, ripresa da molti giornali scandalistici e da molti altri blog, mi porta a fare alcune riflessioni.
Gli articoli letti e i commenti raccolti sono tutti di pronunciato scandalo: "Una escort che si permette di fare tali affermazioni è semplicemente immorale".
Sinceramente anche io mi sento toccato un po' nel vivo, più per la faciloneria delle affermazioni e per la sicurezza nell'accusare il popolo pecora che per quello che ha detto.
Ha semplicemente raccontato il perbenismo di una società che si nasconde dietro ad un cerino, che grida all'immoralità ma che poi è pronta a giustificare tutto ciò che accade se l'autore è un personaggio famoso. Se tali comportamenti li avesse tenuti un uomo adulto ma sconosciuto sarebbe stato considerato un "poco di buono", un puttaniere ecc. e se fosse stato un anonimo 74enne sarebbe stato il solito vecchio morboso debosciato.
Lo scandalo sta nel fatto che si mette alla gogna Marrazzo (ex governatore del Lazio) perché cerca "compagnia" con un "trans", ma se invece nella medesima situazione si trova il più giovane rampollo di nobile famiglia alias Lapo, ci limitiamo a fare un sorrisino divertito limitandoci a qualche battutina ipocrita.
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Il paradiso è tra il cielo e la terra lambito da un azzurro mare (XII parte)

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paradisoTramonti, come gli altri paesi della costiera, non può essere considerato separatamente dalla città di Amalfi o di Maiori ne tanto meno di Ravello. Già per raggiungere questi piccoli agglomerati urbani devi arrampicarti su per monti lungo piccole e tortuose, benché asfaltate stradine. In pochi minuti lasci le calde spiagge e tra castagni e arbusti tipici della macchia mediterranea raggiungi l'amena comunità Tramontanina, il cui nome deriva dalla sua configurazione morfologica, "intra montes", ovvero terra tra i monti.
Questa Comunità arrivò all'apice della sua grandezza attraverso un lungo travaglio di vicissitudini fatto di lotte e di vittorie, che sicuramente contribuirono anche alla grandezza della Repubblica Marinara ma permise anche a questi montanari ad assurgere ad una meritata autonomia.
La storia ce la fa trovare coinvolta con le popolazioni rivierasche nella difesa della città di Amalfi contro il longobardo Arechi II, contro l'ambizioso Sicardo, fino alla liberazione dal dominio del Duca di Napoli. Godendo anch'essa della proclamazione della Repubblica Amalfitana e della sua ascesa si avviò una insperata prosperità per la comunità montanara.
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Il paradiso è tra il cielo e la terra lambito da un azzurro mare (XI parte)

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paradisoAi Bagni Panorama amavo stare nelle ultime file sulla sdraio sotto l'ombrellone a spicchi bianchi e azzurri a godermi il mio relax accompagnato da un buon libro e dalla lettura del quotidiano, che per l'occasione era sempre il MATTINO. Una passeggiata sul bagnasciuga, qualche bagnetto altezza ombelico e soprattutto grattachecca al limone ogni ora. L'importante era non ustionarsi e godersi il sole nelle ore meno calde.
Tentare di appisolarsi era una delle cose più difficili, sia per lo schiamazzo che i bambini ogni ora riescono giustamente a fare, sia per gli amici che ogni tanto venivano a trovarti.
Lo sciacquio dei miei piedi sulla calda arena, la ricerca delle piccole conchiglie che il mare tra i suoi flutti riusciva a portare a riva erano uno dei miei divertimenti preferiti le poche volte che seduto sulla spiaggia potevo godermi in solitudine questo meraviglioso paradiso posto tra cielo e terra lambito da un azzurro mare.
Sempre dalla spiaggia di Maiori come posso non ricordare il tentativo di pesca fatto con Valentino, un giovane volontario di Maiori che vistomi appassionato di pesce (ma non di pesca) decide di portarmi a pescare su un piccolo gozzo bianco in legno.
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Il paradiso è tra il cielo e la terra lambito da un azzurro mare (X parte)

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paradisoLa passeggiata a mare di Maiori è tra le più belle e lunghe della "costiera divina", piacevole da percorrere ad ogni ora della giornata ma trafficatissima la sera, soprattutto nei week end e durante le festività. E' una lunga striscia di sabbia che unisce lo sperone di roccia che divide l'abitato di Minori dalla cittadina di Maiori e corre fino alla torre normanna. L'arenile è interrotto solo dal piccolo porto turistico e dalla foce del torrente Regina Maior.
Ritengo utile precisare che sono i corsi d'acqua Regina Maior e Regina Minor a dare rispettivamente il nome ai due Comuni, rispettivamente di Maiori e di Minori e non ha nulla a che vedere con la dimensione degli abitati.
Molte sono le bellezze architettoniche da vedere a Maiori, benché due terribili alluvioni del Regina Maior ne hanno cambiato l'aspetto urbanistico. Quella del 1910 ma soprattutto quella del 26 ottobre 1954 che fece 37 vittime ed altre centinaia a Salerno e in altri comuni della costiera amalfitana. Il Regina straripò in più parti, spazzando via gran parte delle borgate alte e tutto il centro cittadino. Da questa sciagura nacque la nuova città di Maiori, che con i suoi alberghi e ristorantini caratteristici, divenne una cittadina dedita al turismo, quasi una Riccione della costiera amalfitana.
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